Il colpo di mercato di questa controversa estate rossoblù si chiama Robert Acquafresca. Sebbene la giovane età dell’attaccante, nonchè le sue indiscusse doti di goleador, facciano sfregare le mani all’intera piazza, ci sono dei precedenti poco rassicuranti per le gerarchie interne allo spogliatoio del Bologna. L’attaccante ritrova Bisoli, già mister del Cagliari nel primo scorcio della passata stagione. Tra i due non ci sono mai stati problemi di ‘feeling’, gli stessi mai dichiarati da Acquafresca, vuoi anche per il carattere introverso e di sicuro ancora un po’ acerbo dello stesso attaccante, nei confronti dei suoi compagni di reparto. Se sia una coincidenza che Robert abbia deciso di approdare al Bologna proprio mentre il Cagliari ritrovava David Suazo non ci è dato saperlo. Ma la convivenza è stata ostica soprattutto con Alessandro Matri, altra giovane promessa, ormai affermata e in forza alla Juventus. I due segnavano caterve di gol, la maggior parte dei quali quando non giocava l’altro. Veiene spontaneo domandarsi cosa accadrà quando dovrà misurarsi col leader Marco Di Vaio. Se da un lato quest’ultimo è più vicino alla pensione mentre Acquafresca ha ancora numeri e possibilità per entrare nella storia del calcio che conta, è anche vero che mettere in discussione il capitano in una piazza come quella di Bologna non è certo cosa per stomaci deboli. In questo affascinante dualismo si potrà finalmente musurare il reale impatto che lo scandalo dei pass disabili ha avuto sulla popolarità Marco Di Vaio, fino a pochi mesi fa considerato bandiera indiscussa del Club, oggi costretto a guadanarsi la cosìddetta pagnotta contro un giovane affamato di gloria.