Al MAMbo un incontro con il grande artista in concomitanza con le rappresentazioni all’Arena del Sole dello spettacolo “Vestire gli ignudi” con le scenografie create da
Plessi
Giovedì 24 marzo, alle ore 18, Fabrizio Plessi incontra il pubblico nella Sala
Conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna sul tema Arte e Teatro, il
progetto scenico di “Vestire gli ignudi”: dalla genesi alla realizzazione, altri progetti
per il teatro e il balletto.
L’appuntamento si svolge in concomitanza con le rappresentazioni al Teatro Arena
del Sole (22-27 marzo) dello spettacolo Vestire gli ignudi, di Luigi Pirandello,
produzione di Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna e Teatro Stabile del Veneto
per la regia di Luca De Fusco, protagonista Gaia Aprea, di cui Fabrizio Plessi firma le
scenografie.
L’intervento di Plessi, che è anche una riflessione complessiva sulla propria opera, è
preceduto dalla proiezione di un breve documentario che ripercorre i momenti
salienti della sua vicenda artistica. Seguono contributi e commenti di: Paolo
Cacchioli, direttore artistico dell’Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna;
Gianfranco Maraniello, direttore del MAMbo che parlerà sul tema Anima della
tecnologia, riflessioni sull’arte di Fabrizio Plessi tra natura e scienza; Gaia Aprea,
protagonista dello spettacolo Vestire gli ignudi. Coordina Bruno Damini, direttore
della comunicazione dell’Arena del Sole. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei
posti disponibili.
L’incontro con Fabrizio Plessi e la collaborazione con l’Arena del Sole aggiungono un
nuovo tassello al filone di indagine Visual Culture and After, ovvero l’attenzione alla
trasversalità dei linguaggi artistici contemporanei, portata avanti dal MAMbo fin
dall’inaugurazione nel 2007 con Vertigo. Il secolo di arte off-media dal Futurismo al
web. Dopo la mostra di apertura, numerosi sono stati i progetti espositivi e gli eventi
che nel tempo hanno arricchito il tema, spaziando tra design ( Dino Gavina. Lampi di
design), cinema ( Fellini. Dall’Italia alla luna, Biografilm Festival, Future Film Festival),
film-making ( Citytellers di Francesco Jodice), libri ( Scanner di Matej Krén, Artelibro),
musica (concerti di AngelicA Festival, mostra dedicata a John Cage nel 2008,
concerto di Salvatore Sciarrino), danza ( Danza Urbana, Giornata Mondiale della
Danza), scienza ( Arte e Scienza – La scienza in piazza), spettacolo (F.I.S.Co.), teatro
e performance (Fanny & Alexander, Francesca Grilli).
Pioniere della video-installazione e di un modo di fare arte che coniuga elementi
della tradizione pittorica classica con la potenza innovativa tecnologica, Fabrizio
Plessi fa dialogare materiali come la pietra, il legno, il marmo e il ferro con le fibre
ottiche, l’hardware e il software di computer che trasmettono immagini di forze
primordiali della natura come l’acqua, il fuoco, il vento, la lava. Un incontro che
provoca una sorta di mutamento genetico, di trasformazione strutturale della materia
che inventa nuove forme fluidificando i confini e amalgamando concetti.
Da sempre curioso sperimentatore, Plessi ha esposto nei più importanti musei di tutto
il mondo, dal Guggenheim di New York e Bilbao al Centre Pompidou di Parigi, dalla
Fondazione Joan Mirò di Barcellona al Martin Gropius Bau di Berlino. Innumerevoli le
sue partecipazioni internazionali tra cui dieci Biennali di Venezia e “Documenta 8” a
Kassel nel 1987, con la sua video-installazione “Roma”.
Plessi ha inoltre collaborato con i grandi nomi del mondo della musica, della
cinematografia e del teatro (“Icarus”, “Titanic”, “Ex machina” con il coreografo
Frédéric Flamand). Da ricordare il celebre concerto di Luciano Pavarotti al Central
Park di New York, le scenografie per l’Aterballetto “Sogno di una notte di mezza
estate” con le musiche di Elvis Costello e “Romeo e Giulietta”, fino alla recente
cerimonia di apertura dei mondiali di nuoto a Roma allo stadio dei marmi in
mondovisione.
Frequenti sono state le “incursioni” nel campo dell’industria e della moda (dalla BMW
a Calvin Klein, dalla Sony a Louis Vuitton) nel segno di una concezione dell’arte come
esperienza totalizzante, costantemente in evoluzione e che scavalca ogni barriera.
Info: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, Bologna
Tel. 051 6496611
www.mambo-bologna.org