Un’ installazione di sculture in alluminio di Giuseppe Carta, proveniente dalla 53.a Biennale di Venezia.
Le opere esposte sono un punto di arrivo di un cammino che Giuseppe Carta ha iniziato sulla tela dove le nature morte, legate alla vita quotidiana, erano di realtà e luce, in un eccesso di realismo che le faceva vivere in un mondo metafisico. Di fronte alle sue melegrane, alle sue cipolle, ai suoi merletti, ai suoi vetri, riprodotti con una maestria eccezionale, lo spettatore avvertiva uno straniamento che gli faceva capire che ciò che vedeva era altro da ciò che gli si mostrava.
Poi le nature morte sono uscite dalla tela e sono diventate oggetti tridimensionali in bronzo policromo, fissate e isolate in un momento preciso e durevole. Ma questo momento era di passaggio, poiché Giuseppe Carta voleva recuperare la dinamicità e la mutevolezza della sua pittura e l’unico viatico era la luce. Allora la superficie dei suoi oggetti è diventata riflettente, pronta al vorticoso mutamento dello specchio, condannata a non vivere di una sua identità, ma di ciò che la realtà circostante le imponeva. Ecco recuperato il mistero del mondo metafisico delle prime opere in queste sculture in alluminio luminoso.
Giuseppe Carta nasce a Banari (SS), nel 1950. Dopo una permanenza nel “continente” ritorna nel ‘96 a Banari, dove dal 2001 dirige la “Fondazione Logudoro Meilogu” che promuove, attraverso eventi internazionali, l’arte e la cultura. Ha partecipato a mostre personali e collettive presso importanti sedi pubbliche e private in Italia e all’estero.
Bibliografia: ”Natura e Sogni. Museo di Arte Contemporanea Italiana in America” Ed U. Allemandi, 2009; “Giuseppe Carta. Vetro precario e fragile” (a cura di Rossana Bossaglia) Ed. FLM, 2007; “Giuseppe Carta. I seducenti percorsi della luce” (a cura di Luciano Caprile) Ed. FLM, 2007; “Giuseppe Carta. Visioni di Carta” (a cura di Beba Marsano) Ed. FLM,2003; “Giuseppe Carta. La magia delle cose” (a cura di Ada Masoero); “Giuseppe carta. Il peso leggero della luce” (a cura di Marco Goldin) Ed. Electa, 1996; “Giuseppe Carta” (a cura di Giorgio Soavi) Antonia Jannone,1996.
Giuseppe Carta. Germinazione
fino 08 maggio 2010
Galleria “Arte e Arte”
Galleria Falcone-Borsellino, 1/c
www.arteearte.it