L’organizzazione non uccide la creatività,anzi ti libera la mente e sei più creativo!
Intervista con Sabrina Toscani, Professional Organizer e presidente APOI ( Associazione Professional Organizer Italia).
Organizzarsi bene libera tempo, creatività ed energie otre a migliorare la produttività e la qualità delle proprie competenze. Parola di P.O. ovvero di Professional Organizer, la nuova etichetta per organizzatori di professione.
Eh sì perché da 1 anno, anche in Italia, le capacità organizzative di una persona, sia che vengano sviluppate in famiglia che sul lavoro, vengono incanalate in una professione specifica: l’organizzatore professionale. Tutto questo grazie a un’associazione l’AIPO, Associazione Professional Organizers Italia.
Curioso che in America e nei paesi anglosassoni da decenni si riflette, scrive, parla di tempo, organizzazione, produttività, qualità della vita mentre nei paesi latini e, soprattutto in Italia, si crede, talvolta erroneamente, che migliorare l’organizzazione e creare più struttura significhi perdere creatività, invece, come ci sottolinea Sabrina Toscani, libera la mente e dunque la creatività. Sabrina , presidente di APOI – Associazione Professional Organizers Italia, è la prima Professional Organizer italiana insieme alla vicepresidente dell’associazione Irene Novello e ci racconta cosa fa il PO e la sua Associazione.
Chi è il P.O. o Professional Organizers?
Il P.O. è una figura professionale che supporta le persone nell’organizzazione in tutti i campi, sul lavoro o in famiglia. dall’organizzazione degli spazi a quella del tempo, passando per lo stile di vita. Il fattore organizzazione è un fattore trasversale e noi interveniamo sia in aziende o in uffici per migliorare l’organizzazione del lavoro che nelle case per la gestione della famiglia o sui singoli individui per migliorare lo stile di vita, la gestione tempo, l’organizzazione del calendario, lo smistamento degli impegni.
In Italia è una figura conosciuta o riconosciuta?
In Italia il Professional Organizer è una figura nuova, ma nel mondo anglosassone e negli Stati Uniti esiste fin dagli anni’80 e mano a mano si sta diffondendo negli altri paesi, anche in Europa ma con ancora grandi margini di sviluppo nei paesi latini come l’Italia. Noi siamo i primi a chiamarci Professional Organizer in Italia anche se le competenze dell’organizzatore sono implicite in alcuni profili professionali. La figura non è giuridicamente riconosciuta ma l’associazione è a tutti gli effetti un’associazione professionale. Ad oggi, nati da poco, abbiamo 30 associati e il convegno di Bologna in Sala Borsa è la prima occasione nazionale per presentarlo al pubblico e ai professionisti.
Ci rivolgiamo a quelle persone che stavano già facendo questo lavoro, sia in ambito lavorativo ma anche in famiglia e non sanno che si possono far pagare proprio per questa peculiare e importante competenza.
L’evento di Bologna è la presentazione ufficiale in Italia dell’associazione professione nata per promuovere l’importanza dell’organizzazione in tutti gli ambiti e per far capire quanto l’organizzazione possa incidere positivamente nella vita delle persone.
Quali sono le parole chiave del Professional Organizer?
Produttività, efficienza, serenità, soddisfazione e tante altre; siamo tutti di corsa, abbiamo tanti ruoli e cose da fare ma il tempo è sempre lo stesso. Possiamo adottare dei metodi che ci possono agevolare nella gestione di tutti gli impegni e dello stress giornaliero.
Qual è il fattore più importante quando si parla di organizzazione?
La Funzionalità ….in Italia non siamo abituati a parlarne, siamo abituati a pensare che si tratti della ricerca della perfezione ma in realtà una buona organizzazione significa fare in modo che le attività vengano svolte in maniera fluida.
Quali sono gli strumenti dell’Organizzatore professionista?
Il calendario cartaceo o online a seconda dei gusti e la lista delle cose da fare non possono mancare nel “bagaglio” del P.O.
Molto utile è evernote una applicazione che cattura tutto quello che si trova online, ti permette di fare delle note e la lista delle cose da fare ( vai al blog di evernote http://blog.evernote.com/it/)
Sabrina ci regali un suggerimento per la gestione delle e-mail che ci porta via un sacco di tempo?
Prima regola è quella di tenere chiuso il client di posta elettronica: aprire la casella di posta solo in momenti prestabiliti o quando ci serve e poi richiuderla. Ormai è studiato e comprovato che le e-mail son fonte di distrazioni e se non ben gestite creano una notevole perdita di tempo e produttività.
Seconda regola: svuotare la casella di posta e non tenerla come se fosse un archivio dei nostri documenti. La cassetta della posta del mondo reale la svuotiamo pure? Non aspettiamo che si riempia di lettere e volantini prima di svuotarla?!! Per esempio si può decidere di svuotarla ogni 3 ore oppure quando elabori la mail la archivi oppure la inserisci nella lista delle cose da fare se serve e poi la cancelli.
E con i social network come la mettiamo?
Idem come sopra; è necessario dedicare dei momenti stabiliti ai social (dipende dal lavoro che si svolge) in modo che non si venga disturbati da avvisi o suonerie in continuazione mentre si lavora ma anche se non si lavora. Si potrebbe fissare un momento della mattina o del pomeriggio in cui si lavora con i social perché non solo è una perdita di tempo e produttività ma è cerebralmente stancante.
Ci dai un consiglio per le mamme di Bimbò bambinidavivere.com il nostro blog e free press per bambini e famiglie?
La gestione del tempo delle mamme dipende dall’età dei figli.
A seconda delle età si sceglieranno strategie diverse per migliorare l’organizzazione e magari guadagnare tempo prezioso. Un suggerimento utile per qualsiasi età è quello di insegnare ai bambini ad essere autonomi, responsabilizzarli, questo aiuta molto l’organizzazione. Un esempio? Si potrebbe iniziare fin da piccoli insegnando al bambino a mettere via da solo i suoi giochi, mettendo la scatola dei giochi in un posto a lui accessibile scelto insieme a lui e magari preferendo una scatola trasparente così può vedere i giochi.
Sei mamma? Qual è la cosa più difficile nell’organizzazione della mamma?
Si ho 2 bambini uno di 3 e uno di 7.
La cosa più difficile è come sempre la gestione lavoro famiglia; io lavoro a casa e ovviamente ho dei vantaggi e degli svantaggi; non perdo tempo negli spostamenti, posso fare altre attività in casa ma mi è difficile tenere separato lavoro e bambini come puoi immaginare.
Sei a favore o no del multitasking ?
Eh bella domanda è proprio il tema del convegno che abbiamo organizzato in sala borsa sabato 17 maggio 2014 dalle 14.30 alle 17. Potete venire qui per conoscere la riposta :), l’ingresso è gratuito.
sabato 17 maggio ore 14.30-17 Auditorium Biagi Sala Borsa Bologna
evento patrocinato dal Comune di Bologna ingresso gratuito
Possibilità di registrarsi sul sito apoi.it
Programma
> 14.45-15: presentazione della figura del Professional Organizer e di APOI a cura di Irene Novello, vicepresidente
> 15-15.25 Silva Bucci, consigliere: Stile di vita: ma come si fa a far tutto?
> 15.25-15.50 Sabrina Toscani, presidente: Lavoro: Multitasking o no? questo è il problema…
> 15.50-16.15 Irene Novello, vicepresidente: Casa: più spazio fisico e mentale – decluttering e spaceclearing
> 16.15-16.25 Francesca Pansadoro, Relazioni Esterne:Networks: APOI a Geo&Geo e nel mondo
> 16.25-16.40 Patty Cruz-Fouchard, relazioni internazionali ass. professional organizers Regno Unito: La carriera del professional organizer
> 16.40-17 Sabrina Toscani, presidente: Formazione sull’organizzazione personale e per professional organizer
Per informazioni: www.apoi.it, info@apoi.it